venerdì, febbraio 10, 2006

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La musica proveniente da uno stereo da qualche parte nella casa mi si assorbe nella testa. Mi alzo e mi scuoto per svegliarmi. Esco dalla camera e osservo un attimo i ragazzi in cucina.
-Ben svegliato cazzo, sono le tre e mezza.-
Mugugno un saluto ed entro in bagno, l'acqua fredda mi dà una botta di vita che dura un attimo per lasciare di nuovo posto al torpore.
Sprofondo su una sedia libera della stretta cucina in cui, stipati, gli altri parlano del più e del meno scoppiando in sonore risate che mi rimbombano nella testa costringendomi a chiuderla tra le mani per fermare le vibrazioni.
Raccatto una nastrina dal mobiletto che mi sta in basso sulla destra; la torsione mi obbliga ad inclinare lievemente il capo che esplode di dolore.
Dieci minuti dopo sono sveglio, vestito e pronto ad uscire.
Sul marciapiede l'aria mi sfregia il naso come una tagliente lama di ghiaccio; mi copro il viso il più possibile con la sciarpa e prendo la mia via.
Mentre aspetto che Dario scenda sotto casa sua cerco di sputare nei cerchietti di fumo che io stesso faccio, con enorme disappunto dei passanti che disgustati mi lanciano occhiatacce. uno di questi, un vecchio mi guarda fisso. Gli pianto gli occhi addosso e tendo i muscoli della mandibola sfoggiando lo sguardo più freddo che sia in grado di fare.
Dario scende, mi guarda, ride. Si è appena svegliato e, per strada, finisce una merendina.
-Oggi?- mi chiede dimostrando di non avere nessun interesse alla risposta.
-Andiamo da Jaco, non ha nessuno che gira per casa e possiamo stare tranquilli.-
-Bella.- Il suo interesse non è aumentato.
Da Jaco osservo lo sfarzoso arredamento con non poca ammirazione. Dopotutto è uno dei pochi non fuorisede che conosco qui e vive con suoi. Per certe cose lo invidio anche se l'opportunità di vivere fuori casa per studiare è una cosa grandiosa.
Ci accomodiamo attorno al possente tavolo di legno posto al centro del salotto; la stanza è lucente e arredata con mobili e soprammobili d'ogni genere. Comincio a girare una canna prendendo un po' d'erba dalla mia scorta personale: non spaccio, non che abbia particolari problemi a riguardo, ma non mi va. Appena finita la chiudo e mi soffermo a guardarla ammirato: un'opera d'arte! La accendo e ne assaporo subito il gusto prelibato che soffio poi fuori in una nuvola di piacere, tenendo gli occhi chiusi per non perdere nessuna particella aromatica di quel capolavoro.
-Stamattina ho visto "2001:Odissea nello spazio". M'ha lasciato a bocca aperta, sarà pesante ma è il film più incredibile che abbia mai visto.- Fisso Jaco ad occhi spalancati e Dario mi precede per un nanosecondo nell'esclamare:
-Ma sei scemo?! Come cazzo fai a vederti quel film appena sveglio? Ma dico io, non potevi trovare qualcosa di, non so, più attivo?!-
-Ma no! Voi non ne capite proprio niente. Anzi, sapete cosa vi dico? Ce lo vediamo! Ora!-
L'apertura dei miei occhi aumenta, li sento uscire piano piano dalle orbite.
Più o meno quattordici secondi dopo siamo comodamente immersi nel faraonico divano davanti allo schermo su cui il film è proiettato da un aggeggio appeso al soffitto.
Un viaggio mistico. Sarà l'erba, sarà il film, ma le immagini create da Kubrick mi portano a pensieri mai provati prima e in luoghi reconditi a cui la mia mente non era mai arrivata. Sento di aprirmi piano piano al mondo e uno sguardo agli altri due mi fa capire che è così anche per loro.
Centorentuno minuti dopo il film è finito lasciandoci finalmente al nodo di una discussione che ci portiamo dietro da ormai troppo tempo: organizzare questo nostro stramaledetto viaggio. Il freddo di febbraio finirà presto, l'idea è di partire per il venticinque marzo, scendere in treno fino a Palermo e da li girare tutta la Sicilia. Pochi soldi ma tanta voglia di partire e lasciarsi dietro un'infinita ed infernale sessione d'esami.

15 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Sei fortunato a stare a Roma, a svegliarti alle tre del pomerigggio..ma penso che tu questo lo sappia già.

15 febbraio, 2006  
Blogger doyle said...

già, sono decisamente fortunato.. tu chi sei? e cosa vuoi dire con questo? cosa pensi di quello che ho scritto?

17 febbraio, 2006  
Anonymous Anonimo said...

chi sono non è importante.Penso che camminare sui marcapiedi romani debba essere una grande emozione..che ogni ora della giornata è buona per vedere un film o per dormire!non condivido alcune cose ma fa niente...

17 febbraio, 2006  
Blogger doyle said...

ok, ci sta. ti sarai fatto un'idea di come scrivo magari.. mi interesserebbe sapere che ne pensi, soprattutto se sono critiche (diciamo formative, anche se preferirei chiamarle consigli).. non è che sei Allex?

17 febbraio, 2006  
Blogger doyle said...

tra l'altro non ho ancora capito se mi stai sfottendo o no!

17 febbraio, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Sono una ragazza prima di tutto e non sono Allex.Non ti sfotto assolutamente..mi piacciono le tue poesie..direi che scrivi bene ma non ho molto tempo per leggere..purtroppo!Le critiche-consigli sono non sul tuo modo di scrivere ma su altro..ma la vita mi ha insegnato che ognuno si gestisce come meglio crede e bisogna accettare gli altri per ciò che sono e non ripudiarli se non si conformano ai nostri ideali.o no?

18 febbraio, 2006  
Blogger doyle said...

bè non saranno su come scrivo, ma almeno dimmi! ogni cosa è ben accetta.. poi si vedrà se mi servirà a "crescere". fa sempre comodo un punto di vista esterno..

18 febbraio, 2006  
Anonymous Anonimo said...

come vuole signor Doyle.
Non approvo le canne..inanzitutto perchè sono illegali ma questo praticamente è un punto nullo..poi perchè credo che chi se le fa perde un sacco di cose durante il suo effetto..parlo anche per me:io adoro bere ma ultimam mi rendo conto di quanto questo mi trasformi in qualcosa che non sono..mi disinibisce..ma a quel punto la ragazza di sempre vive delle ore da qualcun altro perdendosi cosi molte cose che sicuram vivrebbe in modo differente e che potrebbe utilizzare come occasioni di crescita-miglioramento-!Non so se è chiaro il concetto..ho molto discusso con amici che se le fanno e mi sono sentita sempre un pò ipocrita ad accusarli senza avere mai provato ma sono dell'opinione che per principio ci sono cose che non è necessario testare per dare un giudizio..è un discorso molto lungo e complesso..potrei starci delle ore.
La Sicilia è bellissima e ricorda che un viaggio, specie se fatto in solitudine, corrisponde quasi sempre a una svolta nella vita..se ne sentite il bisogno muovetevi a farlo..vi-ti cambierà.

19 febbraio, 2006  
Blogger doyle said...

allora: ok, accetto l'opinione personale sulle canne, è giusto che ognuno abbia la sua idea, ma... l'alcol provoca morti ed è legale, perchè? le sigarette provocano moorti e sono legali, perchè? la cannabis non ha ancora provocato un mortoma è illegale, perchè? brucia il carvello come l'alcol, senza considerare che le stesse sigarette hanno un effetto devastante sui neuroni(tramite la dipendenza). fumo le canne proprio per cercare di vedere le cose in modi differenti. proprio le poesie le ho scritte dopo aver fumato... comunque sia è giusto che ognuno faccia le sue scelte. devo essermi perso il passaggio che collegava la Sicilia al resto del discorso... la conosco in parte visto che ho dei parenti. cosa mi dici di te? di dove sei? che fai? chi sei non lo vuoi dire, ma almeno dimmi qualcosa di te, giusto per pareggiare il livello di conoscienza reciproca..

19 febbraio, 2006  
Blogger doyle said...

tra l'altro, come hai trovato il mio blog? sono entrato nel tuo?

19 febbraio, 2006  
Blogger doyle said...

a proposito, non vorrei farti credere di fumare così tanto, io mi faccio una canna qualche volta, mica sempre e comunque! che mi dici invece dell'ultimo racconto? mi farebbe piacere sapere qualcosa.. fa ridere almeno un po'?

19 febbraio, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Infatti hai ragione..il mio è un discorso generale..tutte queste sostanze che alterano le percazioni..sono belle..è divertente..ma comincio a trovare stupido e inutile rifugarsi nell'alcool per disinibirsi, dimenticare..nelle sigarette per sentirsi grandi o per smorzare il nervosismo, nelle canne per vedere il mondo in modo differente quando basta solo cambiare i propri punti di vista..non so..è dentro di noi che dobbiamo creare il mondo più vario e colorato possibile..quello felice e triste..
Io sto nel lontano e brutto Piemonte..ho trovato il tuo blog entrando in un altro blog..è un pò incasinato!:)
Il tuo racconto non l'ho ancora letto perchè ho troppi impengni ma prometto che appena potrò lo farò e ti darò la mia modestissima opinione!

20 febbraio, 2006  
Blogger doyle said...

be grazie mille, stanotte ne ho scritto un'altro, ma non mi soddisfa per niente. ogni tua critica sarà bene accetta. per quanto riguarda il discorso di prima... be ogni tanto staccare un po non fa male. ci sentiamo

20 febbraio, 2006  
Anonymous Anonimo said...

Ho letto il post delle scarpe..devo dire che è carino ma non mi ha entusismato molto..vorrei diventare una madre come quella..anzi forse correre io stessa con mio figlio..ma tanto non ne avrò perchè non li sopporto molto!:)
ciao

21 febbraio, 2006  
Blogger doyle said...

già, non entusiasma neanche me, volevo provare a scrivere qualcosa di dolce. così, per vedere. quello dei bagagli come t'è sembrato? non mi sento particolarmente bravo a far ridere e ci ho provato, ma a me non fa ridere per niente..

21 febbraio, 2006  

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