martedì, aprile 15, 2008

divagazioni

Il mio primo viaggio, o comunque quello che voglio fare di più, è diretto in Scozia, nelle terre da cui proveniva connor macleod, l'ultimo immortale, nelle brughiere in cui william wallace, impersonato da mel gibson in braveheart, portava il suo popolo alla libertà dando la sua stessa vita. voglio poter stare in quel cielo che immagino grigio con una strada tutta sgarrupata che si snoda stretta e tortuosa tra i colli delle highlands, circondato da prati sconfinati e verdi, ma di quel verde scuro ma vivo qua e là interrotto da uno sperone di roccia. arriverei fino all'oceano e dall'alto di una scogliera fisserei l'infinito schizzato dallo schiantarsi dell mare sulla terra.
se ne avessi la possibilità ci andrei in macchina tagliando l'europa del basso all'alto, infilandomi in quel prodigio di tunnel che passa sotto la manica e sbuca dall'altro lato, in inghilterra, da dove continuerei sempre verso nord: una risalita.
andrei con solo un amico, l'ammerda. non tanto per la comodità del fatto che si userebbe la sua macchina, cosa di cui sarei felice perchè ho troppi bei ricordi legati a quella punto nera che ci ha scarrozzati ovunque per roma agli orari più impensabili, quando si andava alle quattro di mattina da mario il polpettaro a mangiarsi una polpetta grossa come un pugno a un euro e cinquanta con la pizza bianca che "se ce l'accompagni è la morte sua, sa?!", oppure quando ci ficcavamo a fiano romano per giocare a risiko con michelangelo. ci andrei con lui perchè io un viaggio con l'ammerda me lo devo proprio fare.
io e lui siamo diversi come la fame e la sete, però c'è poco da fare, viaggiamo sulla stessa linea d'onda. siamo usciti assieme tutti i santi giorni, esclusi quelli in cui stavo a treviso, da novembre ai primi d'aprile del primo anno in cui vivevo lì. non c'era verso, io e lui ci si doveva beccare, si faceva qualcosa, da vederci un film a casa mia col computer e le canne girate al buio a uscire con chiunque e in qualsiasi momento. i nostri orari erano spostati, andavamo a letto la mattina, ci svegliavamo dopo pranzo ed eravamo di nuovo pronti a un altro giorno di fuoco, ad un altro giorno da leoni. grande l'ammerda!
comunque questo viaggio me lo farei con lui perchè abbiamo entrambi bisogno di trovare una nuova fiducia, una nuova conoscenza di noi e credo che un viaggio così "l'illuminazione" te la da. non ho mai fatto un viaggio così, all'avventura pura, ma so che se non lo farò entro pochi anni avrò perso l'occasione e sarà troppo tardi perchè sarà tutto diverso, io sarò diverso.