lunedì, giugno 23, 2008

qualcosa si muove, lo sento. sento che piano piano ogni piccola resistenza cede il passo al nostro conoscerci. ci sono barriere che mi porto dietro da anni ma che ora sono in grado di rendere inefficaci.
sento molta forza nel camminare con quella mano nella mia mano, a contatto con quella pelle e con quel sorriso.

sabato, giugno 14, 2008

non penso.
anzi no, non rifletto.
o almeno, non rifletto sempre.
e questo è un limite, il mio limite.
ma non è invalicabile, lo devo capire, mi devo sforzare. solo così lo posso superare. e formarmi. formare un'altra persona, una persona che non si ritrova in situazioni imbarazzanti perché ha parlato senza riflettere, una persona in grado di analizzare le situazioni nel loro complesso, in modo lucido, non solamente di particolare in particolare.
un'altra persona insomma.
un me non utopico, ma quasi.
io
tempo, ti prego, corri.
non posso più attendere oltre,
il tuo lento scorrere
non mi da tregua.
dovrò attendere fino a sera
sperando in un tuo passaggio più celere
per poter fare ritorno
dove i miei pensieri sono leggeri
e liberi

giovedì, giugno 12, 2008

è il passato che ritorna,
lo guardo e me lo rigiro tra le mani,
ma non è il mio.
allora lo devo conoscere
e devo affrontare le sue mille
sfaccettature
accettando che possa farmi paura
e non esser ciò che voglio

mercoledì, giugno 11, 2008

pensiero di mezzanotte

non sono arrabbiato.
o meglio lo sono. sono incazzato nero. però me ne frego, perché non val la pena sprecare fiato con chi non ascolta. ho me, la mia vita, le mie cazzo di cose, perché mai dovrei perdere del tempo per qualcuno che si prende le stecche sui denti e se le merita tutte? alla fine son cazzi suoi, a me vien quasi da ridere per la stupidità e la facilità con cui ci va incontro.
forse un bambino di cinque anni si comporterebbe in modo più intelligente.
però rimane il fatto che sono incazzato. nero.
ma perché? i fatti miei proprio non me li so fare?
la devo smettere di perder tempo con chi non se lo merita.
la devo smettere.
cerco vocaboli in grado
di definire la tua luce,
ma la mia ignoranza
non mi permette di descrivere
tanto splendore perché le parole
a mia disposizione sono banali
e inadatte a te,
a ciò che banale non è.

domenica, giugno 08, 2008

e se il botto sarà duro ne sarà comunque valsa la pena perché almeno per un momento, per una minuscola frazione persa nell'infinità del tempo la tua presenza mi ha regalato vita.

martedì, giugno 03, 2008

sensibile tanto da esser fragile,
di cristallo. poggiare le dita
sulla tua pelle mi fa temere
di incrinarti e farti esplodere
in mille pezzi, ma le mie mani
si adatteranno alla tua delicatezza
e come fossero petali ti sorreggeranno
senza alcun dolore

domenica, giugno 01, 2008

nella mia testa ondeggia
e son bollicine o pezzi di dolore?
stropiccio gli occhi
e con mano sistemo la faccia.
basta, far balla di birra
non fa più per me.